Durante la Seconda Guerra Mondiale, il motivo iniziale della Quinta Sinfonia di Beethoven divenne un potente simbolo per le forze alleate. Il motivo ritmico breve-corto-lungo corrispondeva in codice Morse alla lettera "V" per la Vittoria, che era un simbolo riconosciuto dello sforzo bellico, come quello più famoso di Winston Churchill che formava una "V" con il primo e il secondo dito della mano destra alzata. Sebbene sia forse ironico che un brano musicale tedesco sia diventato una fonte di conforto, in particolare per le truppe britanniche durante i bombardamenti sull'Inghilterra, molti hanno apprezzato l'ironia della musica tedesca come forza galvanizzante per lo sforzo bellico. Beethoven stesso fu un campione della libertà personale e un simbolo di resistenza alla dittatura, allontanandosi da Napoleone nel 1804 quando quest'ultimo si fece nominare imperatore dei francesi.
Anche i francesi adottarono la Quinta Sinfonia di Beethoven come icona di solidarietà e resistenza. Durante il peggiore dei blitz tedeschi su Londra nella primavera del 1941, Maurice van Moppes scrisse un testo per le battute iniziali della sinfonia, intitolandolo "La chanson des V" (La canzone di V). La canzone fu trasmessa da Radio-Londres, soprattutto il 1° giugno 1944, quando le forze alleate inviarono i primi messaggi alla Francia per prepararsi all'attacco. Fu anche inclusa in un opuscolo intitolato Chansons de la BBC che fu paracadutato dalla RAF in Francia per sollevare il morale, incoraggiare la resistenza e dimostrare il sostegno agli inglesi.
La quinta sinfonia di Beethoven
Fonti
Hamburger, Michael ed., Beethoven: Lettere, diari e conversazioni (New York, 1960)
Van Moppes, Maurice Chansons de la BBC et images de Paris (Parigi, 1945)